lunedì 27 febbraio 2017

IL BICCHIERE MEZZO PIENO

Quella appena trascorsa è stata una settimana impegnativa che ha messo a dura prova corpo e mente. Cambio dell'orario di lavoro per mio marito, otite per il grande e bronchite per il piccolo. Nonostante questo, ovviamente, la gestione del mio piccolo brand. Sono le gioie ed i dolori del lavoro in proprio, dedicarsi a tempo pieno ai bimbi ammalati che chiedono dosi extra di coccole ed attenzioni, ma poi ritrovarsi a scrivere / tagliare tessuti / pianificare a mezzanotte per non "restare indietro".
Nonostante la pianificazione e l'amore per famiglia e lavoro ci sono momenti in cui la sensazione di non farcela più arriva. 
Proprio in uno di quei momenti però mi è arrivato questo messaggio:
<<Pensa a quante cose fai, non a quante dovresti e vorresti fare! Così ti rendi conto di che forza hai, anche se nessuno te lo dice e sembrano non accorgersene!>>
Che carica mi ha dato! Che voglia di ricominciare a guardare le cose positive, il bicchiere mezzo pieno! Così ho cominciato a prestare più attenzione a ciò che mi stava accadendo ed ho deciso che era arrivato il momento di creare il Barattolo della Gratitudine (cosa che rimandavo da mesi e mesi).
Che cos'è? E' un semplice barattolo di vetro da riempire ogni giorno con un biglietto che può contenere un pensiero grande o piccolo, non fa differenza, ma dev'essere qualcosa che è accaduto durante la giornata e di cui siamo grati.
Lo scopo  principale è senz'altro quello di renderci conto di quanto siamo fortunati, ma ci sono anche altri benefici secondari. Possiamo pescare un biglietto quando ci sembra che niente vada per il verso giusto e regalarci un ricordo, un sorriso oppure svuotare il barattolo e leggere tutto alla fine dell'anno con la famiglia, per ricordare insieme.
Spero di portarlo avanti più possibile perché penso che sia un'attività utile e soprattutto positiva..e le "good vibes" fanno bene sempre, nel lavoro e nella vita.
Questi sono tre momenti, della settimana appena conclusa, di cui sono grata:

  • la riscoperta di una donna affine;
  • mio marito che mi prende la mano mentre sto riordinando e mi tira a sé per abbracciarmi;
  • le risate contagiose dei miei figli mentre ci facciamo le foto buffe nonostante la febbre.



lunedì 20 febbraio 2017

PIANIFICAZIONE

Non sono mai stata una fan della pianificazione, sono più un tipo impulsivo, che si butta a capofitto e che si fa trascinare dall'entusiasmo. Proprio così è cominciata la mia avventura nell'artigianato: mi sono innamorata del cucito e mi sono lasciata trasportare dal vortice creativo! Per molti versi questa è una qualità, ma ci sono anche un sacco d'insidie dietro l'angolo.
Avere tante idee è sicuramente una dote, ma vederle tutte realizzate è decisamente utopistico. Così, durante la pausa dell'anno scorso, ho deciso che dovevo migliorare la mia capacità organizzativa, dovevo pianificare un po' di più. Sono sempre la stessa di prima ovviamente, ma con piccoli cambiamenti che stanno modificando in positivo la mia vita ed il mio lavoro. 
Da tutta questa riflessione sono arrivata a mettere nero su bianco tre punti fondamentali che caratterizzeranno questo 2017 e che mi stanno già mostrando i loro frutti.

  • Ho ideato e disegnato un numero limitato di modelli di borse che usciranno quest'anno. Il motivo è molto semplice: qualità e non quantità. Ogni borsa ha una storia e uno studio di tecniche e materiali importante, niente è lasciato al caso. Ciascuna di esse porta il nome di una Dea, presto ve ne parlerò in modo più approfondito, e ne vado davvero fiera.
  • Ho scelto di ridurre il numero di posti disponibili a settimana, di dedicare più tempo ad ogni cliente, di mettere una cura speciale in ogni singola creazione. Come al punto sopra qualità prima di tutto.
  • Mi sono regalata un'agenda del mio colore preferito ed ho cominciato a segnare tutte le spese del brand nel dettaglio. Ci ho provato anche l'anno scorso, ma poi spesso dimenticavo scontrini qua e là. Tenere sotto controllo le spese è uno dei punti fondamentali per le piccole imprenditrici che vogliono fare sul serio. 
Non ho voluto strafare, si è capito. Sono stufa dei soliti "propositi per l'anno nuovo" che poi non vengono mantenuti. Piccoli passi, ma portati avanti con costanza. 
Il regalo più grande che mi ha portato la pianificazione? Una dose extra di serenità. Ne valeva proprio la pena.


lunedì 13 febbraio 2017

SAN VALENTINO (ANCHE QUI!)

Sta arrivando San Valentino, giornata dell'amore per eccellenza, e siamo bombardati da ogni parte da immagini di coppie sognanti. Davvero è tutto qui? Per quanto mi riguarda no, non lo è. L'amore non si riduce a questo.
Ho deciso che chi amo davvero si meriti un mio pensiero speciale, non solo mio marito, ma i miei bambini e le vere persone importanti della mia vita. Poi però mi sono resa conto che avevo dimenticato una persona molto importante: me stessa!
Ti ami? Io sì, ci sto provando. Ogni giorno imparo a farlo meglio, a volte me ne dimentico e poi recupero, ma non mollo. Così ho pensato di farmi un piccolo regalo, pochi minuti al giorno, il tempo di una mail.
Mi sono iscritta ad un corso online della durata di sette giorni (da oggi a domenica 19 febbraio) offerto gratuitamente da Ilaria Ruggeri in collaborazione con altre quattro donne. Chi è Ilaria? Si fa chiamare "personal musa" ed è una donna che lavora con e per le donne. Le ispira, le guida, le aiuta a ritrovarsi ed a vivere in armonia con se stesse. Io la seguo da un po' di tempo e mi piace davvero molto, per questo ho voluto parlarne.
[Se sei interessata al corso puoi iscriverti QUI.]
Qualsiasi cosa tu scelga di fare per questo San Valentino, per questa settimana o perché no, ogni giorno di quest'anno, non dimenticare te stessa. Un'artista che io amo follemente un giorno disse: "Don't compromise yourself. You are all you've got." - Janis Joplin

Buona festa dell'AMORE! Per chi, lo decidi tu.





lunedì 6 febbraio 2017

IL DIRITTO DI ESSERE MADRE

Da quando ho ricordo ho sempre desiderato diventare madre. Uno dei miei giochi preferiti da bambina era proprio questo e ricevere una bambola era ciò che speravo ogni volta che scartavo un dono. Carrozzine e pannolini hanno accompagnato tutta la mia infanzia.
Poi sono crescita e le priorità sono diventate altre, ma quando cinque anni fa nella mia vita è arrivato mio marito ho capito che stava succedendo qualcosa di meraviglioso ed è arrivato il nostro primogenito. E' arrivato in fretta, forse con l'impulsività dei 20 anni, ma desiderato con tutto il cuore da entrambi. Da quel momento è cominciata l'avventura più bella ed impegnativa della nostra vita..e due anni dopo abbiamo fatto il bis!
Mi sento una privilegiata, davvero. In questi anni ho conosciuto tante mamme, tante storie diverse e molto spesso, nonostante il bruciante desiderio di una famiglia numerosa, non si trova il coraggio di avere un secondo (o terzo) figlio. Scelta legittima se portata dal cuore, ma spesso non è così. Siamo costrette dal lavoro e dalla società che mette i bastoni tra le ruote alle madri, alle famiglie.
Ho conosciuto mamme in maternità che avevano il cuore pesante all'idea di portare i bimbi alla babysitter, al nido, ai nonni..mamme che sentivano di perdere ciò che gli spettava, crescere la loro creatura bisognosa di contatto. 
Ne ho conosciute altre che sono rimaste a casa non per scelta, ma perché "scomode" in un'azienda che pensa solo al profitto.
In tre anni d'attività ho perso il conto di quante donne mi hanno chiesto consiglio o hanno provato a mettersi in proprio per sostenere il reddito familiare senza lasciare le mura domestiche.
In realtà ho scritto tutto questo senza avere una vera risposta perché penso che le mamme siano ancora abbandonate e la maternità sia ancora vista come un ostacolo per la vita lavorativa. Vi chiedo solo di non mollare perché avere dei figli e prenderci cura di loro è un nostro sacrosanto diritto!
Quando guardo i miei bambini trovo la forza per andare avanti per la mia strada e chissà che prima o poi si possa nuovamente allargare la famiglia. Io ci spero.